IL VIAGGIO TRA LE EMOZIONI
Un laboratorio di educazione alle emozioni per divertirsi, parlare e scoprire le emozioni, quindi identificarle, denominarle, esprimerle, valutarne l’intensità, gestirle… Insomma, un laboratorio per cercare di capire che cosa succede dentro e fuori di noi perché le emozioni servono a qualcosa!
Nella 2^B e nella 2^C della Primaria "G.Mazzini", con le insegnanti Diana D'Ascanio e Carla Sorge, tutto è iniziato...
Tutto è iniziato ascoltando una bella canzone:” La giostra delle emozioni” tratta dal testo “La giostra delle emozioni” di Roncaglia-Valsecchi-Crivellente – Ed. Mela Music. I bambini si sono ritrovati nel grande luna park delle emozioni, un luogo fantastico e accattivante nel quale incontrano cinque simpatici protagonisti:
la fata Meraviglina, tutta rosa nella ruota panoramica;
il giostraio Arrabbiatino, tutto rosso al tiro a segno;
il draghetto Paurino, color verde, nel tunnel degli orrori;
la principessa Tristina, color blu, nel castello diroccato;
il folletto Felicino, color giallo, nel bosco incantato.
Fantasia e realtà, emozioni e colori si sono intrecciati in un percorso entusiasmante, in quanto, attraverso la conoscenza dei personaggi, delle loro abitudini, abilità e punti deboli, tra giochi, immagini, riflessioni e canzoni, i bambini sono stati stimolati ad esplorare il loro universo interiore, dando forma e consapevolezza alla magia e alla bellezza delle variegate emozioni che abitano dentro di loro.
Nel corso delle numerose attività laboratoriali di lettura, scrittura, confronto, ricerca e lavoro cooperativo, i bambini si sono mossi nella grande mappa murale del luna park, ne hanno individuato gli ambienti, ognuno con le proprie caratteristiche, hanno prodotto disegni, fumetti, cartelloni, testi di vario tipo; hanno ricordato esperienze legate a un’emozione particolare, hanno inventato dialoghi immedesimandosi nei personaggi, calandosi nel loro mondo, con curiosità, interesse, partecipazione, scoprendo tante analogie con le loro stesse emozioni.
I bambini vanno, pian piano, prendendo consapevolezza, che ogni emozione va vissuta e condivisa per conoscersi e farsi comprendere e, se necessario, dare e ricevere aiuto; naturalmente si tratta di un percorso tutto da continuare per accompagnare e sostenere i piccoli nella costruzione della competenza emotiva necessaria per imparare ad interagire con le proprie e altrui emozioni.
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